Nel mondo dei cavalli, molto spesso si rivolge l’attenzione prevalentemente alla gestione ottimale dei cavalli sportivi, cioè all’ottimizzazione della performance atletica.
Il protrarsi della stagione siccitosa con la consegunte carenza di fieni pone diverse problematiche sulla giusta alimentazione degli equini.
Senza dubbio uno degli obbiettivi fondamentali da tenere a mente nella predisposizione della dieta per cavalli di qualsivoglia età , sesso o intensità di lavoro, è il mantenimento di un equilibrio fisiologico del cosiddetto microbiota.
Il cavallo, dal punto di vista alimentare, è uno degli animali più delicati in assoluto e per questo motivo bisogna prestare la giusta attenzione nella scelta del tipo di alimento somministrato e, in maniera maggiore ai concentrati (cereali e mangimi).
Inoltre nel cavallo sportivo l'attenzione da porre alla corretta alimentazione è ancora maggiore, perché alla base delle performance di questi soggetti c'è la trasformazione dell'energia chimica, assunta con gli alimenti, in energia meccanica data dai movimenti muscolari.
Poiché il cavallo non può mangiare mentre lavora, l'energia degli alimenti deve essere immagazzinata e rilasciata quando occorre; questo processo avviene in vari modi, vale a dire come deposito intramuscolare sotto forma di glicogeno o come deposito extra muscolare sotto forma di tessuto adiposo e glicogeno epatico. Lo scopo principale, anche se certamente non l'unico, di qualsiasi razionamento è il mantenimento di un equilibrio fra il consumo, durante l'attività fisica, e ricostituzione, durante il riposo, di queste riserve metaboliche.
I cavalli hanno diverse fonti alimentari da cui poter attingere energia da immagazzinare ed esse sono principalmente rappresentate da:
Carboidrati non strutturali (NSC), i quali sono composti principalmente da zuccheri ed amidi, e in minor misura dalla cosiddetta fibra solubile (pectine e oligosaccaridi);
Carboidrati strutturali (SC), i quali sono costituiti dalla gran parte dei costituenti della parete cellulare, per cui lignina, cellulosa ed emicellulosa. La lignina è completamente indigeribile anche per il cavallo, mentre cellulosa ed emicellulosa, vengono fermentate dalla flora presente nel grosso intestino (principalmente all'interno del cieco) fornendo indirettamente energia anche all'ospite sotto forma di acidi grassi volatili (AGV).
Grassi. I lipidi apportano un contenuto energetico assai maggiore rispetto ai carboidrati, circa 2,25 volte rispetto a questi ultimi, e rappresentato quindi una fonte di energia ad elevata densità.
Proteine. In linea di principio anche se possono essere utilmente convertite dall'organismo in energia, la loro maggior funzione è di tipo plastico, vale a dire che i loro amminoacidi costituenti servono per alimentare le funzioni anaboliche dell'organismo (ad esempio aumento della massa muscolare) più che quelle cataboliche.
I cavalli alimentati con razioni eccessivamente ricche di carboidrati non strutturali, tipicamente diete con molti cereali spesso fioccati, sono soggetti al rischio di coliche e laminiti. Questo perché gli amidi indigeriti nel tenue, una volta giunti nel grosso intestino possono provocare delle alterazioni significative negli equilibri del microbiota.
Il motivo principale di questo problema è dovuto al fatto che l'amilasi, l'enzima che inizia il processo digestivo a carico dell'amido, nel cavallo è assai meno rappresentato che in altre specie animali. Per questo motivo è consigliabile non somministrare oltre 4 g di amido per Kg di peso vivo, e tenersi molto al di sotto di questo limite è certamente meglio. Infatti come detto precedentemente, è molto importante che la digestione degli amidi si completi nell'intestino tenue, in quanto il surplus di amido indigerito, verrebbe fermentato nel grosso intestino (principalmente nel cieco) favorendo lo sviluppo incontrollato di alcuni ceppi batterici dannosi. A seconda del tipo di alterazioni della flora potrebbero quindi insorgere sia coliche che podoflemmatiti. Per questo motivo è molto importante non eccedere nella somministrazione di cereali.
Viceversa l'energia derivante dall'impiego di grassi e fibre sia solubili che non, è più sicura e quindi più salutare per gli equini oltre ad essere meglio utilizzata e stoccata come fonte di riserva energetica.
Per tutti questo motivi HorseNutrition in controtendenza con il mercato, già da molti anni ha bilanciato i suoi prodotti in modo da fornire quantità relativamente esigue di amidi e zuccheri, e al contempo ha privilegiato l'impiego di lipidi e fibre fermentescibili di elevata qualità.
La differenza è nella dieta
HorseNutrition, fin dai suoi esordi, si è differenziata approcciando la nutrizione dei cavalli sportivi con formulazioni dietetiche nelle quali l'energia somministrata provenisse il più possibile da olii e fibre, ottimamente utilizzate come fonti nutritive e di riserva, riducendo al contempo il contributo di amidi e zuccheri poco graditi al sistema digestivo.
La scelta di questa impostazione deriva dalla profonda conoscenza della fisiologia dell'apparato digerente del cavallo. Infatti, gli equini si sono evoluti come animali pascolatori e, nel corso dell'evoluzione, si sono specializzati nell'assimilare i vari tipi di pascoli che trovavano in natura generalmente poveri di amidi e zuccheri.
Fibre di qualità
I cavalli riescono a digerire, principalmente all'interno del cieco, praticamente tutte le tipologie di fibre presenti negli alimenti (ad eccezione dalla lignina) grazie ad un meccanismo simbiotico con la microflora intestinale molto sviluppata. Viceversa amidi e zuccheri, (interi, macinati o fioccati), pur essendo normalmente assorbiti nel tratto più prossimale dell'intestino (il tenue), possono causare non pochi problemi qualora siano presenti in eccesso nella dieta causando podoflemmatiti e alcuni tipi di coliche. Da non sottovalutare inoltre i dannosi picchi glimemici e il conseguente stato di cavallo nervoso che provocano.
Fatta questa premessa, bisogna precisare che la fibra presente negli alimenti non è tutta uguale.
Ad ogni alimento le sue proprietà uniche
Paglia di frumento, fieno di loietto italico, fieno di erba medica, polpe di barbabietola, sono tutti alimenti molto ricchi di fibra, ma la semplice osservazione di questi prodotti, può far intuire quanto siano differenti fra di loro in termini di proprietà dietetiche. Possiamo distinguere la fibra in alcune grandi categorie, le quali sono principalmente: lignina, cellulosa, emicellulose, pectine, gomme, mucillagini e oligosaccaridi. Essenzialmente queste tipologie di fibra vengono fermentate, e digerite, in misura e velocità differente dalla flora intestinale.
Inoltre, le frazioni fibrose ad elevata fermentescibilità , come i mannooligosaccaridi, hanno anche altre importanti ed interessanti proprietà , in quanto rientrano nella grande categoria dei prebiotici.
Pertanto l'aggiunta di fibra ad elevata digeribilità nei mangimi HorseNutrition si traduce in una maggiore densità energetica della dieta, in una maggiore propensione del soggetto al lavoro anche intenso e, in ultima analisi, in un miglior benessere del cavallo.
HD è quindi l'acronimo di High Digestible, ed è il marchio di qualità che HorseNutrition appone sui prodotti nei quali sono stati implementati e curati i principi espressi sopra.
Per questo motivo i prodotti HorseNutrition della linea HD, fanno un ulteriore passo avanti nel favorire la salute ed il benessere del tuo cavallo apportando fibra alimentare di grande qualità ed altamente attiva.